Sole, creme solari e buon senso
Sembrerebbe un argomento…”scottante” sotto molti punti di vista, quello delle creme protettive solari, che coraggiosamente mi accingo ad affrontare. Molto spesso mi sono imbattuta in discussioni su quale sia la crema protettiva migliore, quale quella più naturale e più rispettosa per l’ambiente, e nella mia costante ricerca delle soluzioni migliori in armonia con me stessa e con l’ambiente ho dovuto constatare che, almeno qua nel Bel Paese, salvo qualche rara eccezione, un prodotto perfetto non esiste ancora!
Esistono due tipologie di creme protettive, in base alla natura, chimica oppure fisica, dei filtri solari impiegati. Molti filtri solari purtroppo sono costituiti da sostanze non molto benefiche per il nostro organismo e per l’ambiente. Alcuni rientrano nella categoria dei cosiddetti “interferenti endocrini”, sostanze di origine sintetica che però hanno una struttura molecolare simile a quella di alcuni ormoni, in particolare quelli sessuali (si parla di xenoestrogeni, cioè estrogeni sintetici), e che sarebbero in grado di alterare il delicato assetto endocrino sia nella specie umana che nelle altre specie, mammiferi ma anche pesci e uccelli. Tra i principali chiamati in causa c’è sicuramente l’oxybenzone, che viene assorbito dalla pelle e si rinviene nelle urine entro 30 minuti dall’applicazione. Recenti ricerche dimostrano che i costituenti di molti tipi di creme solari commerciali rappresentano verosimilmente una minaccia anche per gli ecosistemi marini. I ricercatori stimano che ogni anno oltre 5.000 tonnellate di crema protettiva solare si riversano in mare, minacciando la vita dei coralli nell’Oceano e indirettamente anche molte altre specie marine.
L’altra categoria è quella dei filtri solari fisici, che sono di origine minerale, e sono principalmente rappresentati dall’ossido di zinco e dal biossido di titanio. Sarebbero una soluzione eccellente, senonché, essendo che i consumatori non amano molto l’effetto “mascherone” bianco denso e pastoso legato alla presenza di questi minerali nelle creme solari, le aziende hanno iniziato ad impiegarli nella loro forma nano molecolare, cioè ridotta a particelle infinitamente piccole, che sono più facilmente spalmabili, ma purtroppo però sia parrebbero capaci di penetrare attraverso la pelle, sia darebbero origine alla formazione di radicali liberi, per cui vengono solitamente rivestiti.
Personalmente, essendo particolarmente scrupolosa ed esigente, scelgo di creare da sola la mia crema protettiva solare, a base di filtri minerali non nano molecolari e non rivestiti, usando però una bella quintalata di buon senso!! Diversi articoli affermano che le creme solari fatte in case siano dannose e che nessuno mai dovrebbe prendere in considerazione l’idea di realizzarle da soli. Questo perché non è possibile verificare, fuori dal laboratorio, l’effettivo SPF del prodotto finale. Ed è sicuramente vero. Certamente non incoraggio a non indossare le protezioni solari disponibili in commercio o a ignorare il parere del medico. Ma invito le persone a fare ciascuno le proprie ricerche , e soprattutto ad usare sempre il raziocinio quando si tratta di esposizione al sole. Il sole è una potente medicina, ed è la fonte principale di vitamina D, che viene prodotta dal nostro organismo quando la superficie cutanea è esposta per un determinato periodo di tempo (circa 15 minuti) ai raggi solari, senza alcuna protezione. Quello che a mio parere è nefasto è il voler a tutti i costi fare le lucertole, esponendosi nelle ore centrali della giornata, spinti dal fatto che tanto ci si è spalmati addosso la protezione, per ottenere la tanto agognata (e commercializzata!) tintarella. Una esposizione quotidiana di 10-15 minuti al sole non ha mai ammazzato nessuno di tumore. È vero invece il contrario: non esporsi al sole ha reso la nostra popolazione gravemente carente di vitamina D, e sì che una carenza di vitamina D è proprio tra le concause di incrementato tasso tumorale!
Il consiglio che mi permetto di lasciare è quindi quello di cercare di esporsi al sole per quel quarto d’ora ogni volta che si può, anche in inverno, se c’è la possibilità di avere una finestra (aperta) in cui arrivano raggi solari. Continuare ad esporsi gradualmente anche in estate, in maniera tale da stimolare la sintesi della nostra protezione solare naturale: la melanina, e trascorsa quella finestra di tempo necessaria per la sintesi della vitamina D, optare per creme protettive solari il più naturali possibile (o comunque, il meno chimiche possibile), o meglio ancora proteggersi con indumenti e cappelli, evitando di permanere all’aperto nelle ore centrali della giornata, quando i raggi solari cadono perpendicolarmente al terreno.
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dott.ssa
Melissa Buccella
👩⚕️ Chi sono
Mi chiamo Melissa, sono laureata con lode in Medicina Veterinaria, ma il mio cuore mi ha presto guidata verso un approccio più naturale e profondo alla salute.
Dopo una crisi personale e professionale, è stata proprio
l’autoproduzione dei miei cosmetici a riportarmi a casa: mi
ha aiutata a ritrovare fiducia, bellezza, energia e
benessere.
Da quel momento, non ho più smesso di cercare, crescere e
trasformare.
Oggi sono Naturopata per Animali, mamma di Nathan, appassionata di cosmesi naturale, consulente in Metamedicina e guida per chi desidera un approccio integrato, olistico e consapevole alla salute.
Suono l’arpa celtica, canto, studio continuamente e amo accompagnare animali e persone verso una salute più piena, vibrante e felice.
🎯 La mia missione è aiutare ogni Essere a riscoprire la propria vitalità interiore.
🕊️ Il mio motto è:
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Che tutti gli Esseri siano felici, e che io possa contribuire a
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